"Tatiana e Alexander" 2' capitolo trilogia Paullina Simons
Author: Unknown Etichette:: RecensioniEpifaniani amici!!
Anzitutto Buona Epifania a tutti!!!
Ricevuto la calza??? Io sììììì e sono molto soddisfatta!!!C'erano ogni tipo di leccorniaaaaa MmMmMM!!!
Oggi per voi una dolce recensione.
Parliamo del secondo volume della trilogia della Simons.
Il primo è "Il cavaliere d'inverno" al quale ho dato e do un bel 10 e lode senza nessuna ombra di dubbio!
Per questo secondo volume, se è possibile, potrei dare ancora di più!
Esso, infatti è molto più puntuale e ricco. Abbraccia una conoscenza a 360 gradi.
Perchè?
Presto detto!
Oltre a indagare nello stato d'animo dei personaggi (che sono separati secondo il finale del 1' libro) e a creare una empatia struggente con loro; descrive i tratti salienti della 2' guerra mondiale, le strategie, le armi utilizzate da Alexander, la situazione generale delle nazioni. I vari corpi che si creano (NKGB, SS, battaglioni penali e chi più ne ha più ne metta).
Breve riepilogo degli eventi (spoilers del primo volume)
Nel primo libro abbiamo lasciato Tatiana incinta di Alexander che scappa dall'Unione Sovietica, raggiunge una nave che la porterà in America e darà alla luce il piccolo Anthony. Tatiana è all'oscuro sulle sorti del marito.
Alexander è stato catturato dall'NKGB con l'accusa di essere un americano infiltrato nelle linee sovietiche e dunque un disertore e una spia (tutto a causa della soffiata di Dimitri), sarà processato.
2' volume, trama:
Tatiana è ricoverata all'ospedale di Ellis Island nel quale ha partorito un bellissimo maschietto ed è in cura per debellare la tubercolosi.
Acquisirà la cittadinanza americana e cercherà di lavorare come infermiera nell'ospedale stesso in cui è ricoverata.
Conoscerà e stringerà un'amicizia preziosa con Vikki un'infermiera e attirerà l'interesse del medico Edward.
Intanto Alexander subirà ogni tipo di angheria e tortura negando di essere Alexander Barrington l'americano.
Verrà assolto e mandato in un battaglione penale, addirittura peggiore di una condanna, perchè essi venivano impegnati in vere e proprie missioni suicide per sminare le frontiere. I soldati feriti venivano lasciati morire.
Questa la situazione generale dei due personaggi: l'una dovrà ricostruire la propria vita in funzione di un figlio, in una nuova nazione. L'altro dovrà mordere la vita per sopravvivere e cercare un modo per scappare dalla maledetta Unione Sovietica che tanto lo farà soffrire.
Si incontreranno mai? Ricongiungeranno mai i loro cuori distrutti e dubbiosi? Ci sarà un modo per vivere una vita al sicuro, in armonia,in pace, lontana dai rumori assordanti e terrificanti della guerra?
In questo libro abbiamo 3 punti di vista: quello di Tatiana in America, quello di Alexander in Unione Sovietica, quello di un Alexander 11enne portato dai genitori in Unione Sovietica (e qui abbiamo un bel excursus sulla vita e le vicissitudini del bel soldato Shura).
Questo stile narrativo è allettante. Il fatto di ritrovarsi capitoletti cronologicamente diversi porta il lettore ad acuire i sensi e quindi rimanere costantemente concentrati, inoltre rende febbricitante la lettura perchè si ha voglia di conoscere lo sviluppo di ben tre situazioni.
E' un romanzo di dolore, sofferenza, sacrificio. Alexander e Tatiana stanno fisicamente male a causa della loro lontananza, come se i loro cuori sanguinassero davvero. Shura non conosce il destino di Tatiana e vive dilaniato dai rimorsi e dall'incertezza, l'altra vive nel dubbio sulla morte di suo marito.
Il finale non delude anche se già sappiamo che ci aspetta un 3' volume.
Che dirvi... non potete perdere questa trilogia adatta anche ad un pubblico maschile grazie allo spaccato sugli eventi della 2' guerra mondiale.
E' uno dei romanzi più belli che abbia mai letto, indubbiamente in cima alla mia book parade!
ps: infondo alla pagina un'interessante punto di vista sul tema dell'esistenza di Dio.
Buona lettura amici, a presto!
pag 363: dialogo tra Alexander e Ouspenskij (tenente).. riferendosi al campo di prigionia di Majdanek:
più tardi Ouspenskij disse:" un posto come quello dimostra che i comunisti hanno ragione. Dio non Esiste".
"A me non è sembrata opera di Dio", replicò Alexander.
"come può Dio permettere una cosa del genere?" ribattè Ouspenskij.
"Nello stesso modo in cui permette le eruzioni vulcaniche e lo stupro collettivo. La violenza è una cosa terribile".
"Dio non esiste", ripetè Ouspenskij ostinato. "Majdanek, i comunisti e la scienza hanno dimostrato che è così".
"Non posso parlare a nome dei comunisti. Majdanek dimostra soltanto la scarsa umanità dell'uomo nei confronti dell'uomo: questo è quello che a volte l'uomo fa con il libero arbitrio donatogli da Dio. Se Dio avesse creato gli uomini tutti buoni, non ci sarebbe stato il libero arbitrio, non credi? E inoltre non sta alla scienza dimostrare se dietro l'universo c'è Dio".
"invece è proprio così. A che altro serve la scienza?"
"A fare esperimenti"
"Davvero?"
"A sperimentare una cosa: il tal giorno ho dormito tot ore e dopo mi sono sentito in questo modo. Ho mangiato una certa quantità di cibo e sono riuscito a lavorare tot ore. Dopo i quarant'anni, il mio viso ha iniziato a riempirsi di rughe... la scienza ci dice che è l'inizio della vecchiaia.Come può la scienza, che misura, combina, mescola e osserva dirci cosa c'è dietro il sonno?" rise Alexander. "Ouspenskij, la scienza può misurare quanto a lungo dormiamo, ma può forse dirci cosa sogniamo? Osserverà le nostre reazioni, ci dirà se ci agitiamo, se ridiamo o piangiamo, ma può forse dirci cosa abbiamo dentro o in testa?"
"Perchè dovrebbe volerlo fare?"
"Può solo descriverci ciò che vede, ciò che appare, ciò che è tangibile. Non c'è posto per la scienza nella mia testa o nella tua. Come può dirci se Dio esiste?" 0 opinioni |