Recensione: L'estate dei morti viventi di John Lindqvist
Author: Unknown Etichette:: RecensioniBuon uggioso giorno, amici!!!
Come va?
Questo è un periodo particolare: freddo, caldo, freddissimo, influenza, raffreddori, allergie...
Insomma tutti elementi negativi e irritanti.
Ma sopravviviamo.
Oggi, finalmente, una recensione.
Spesso capita che quando ve le preannuncio, va a finire che ritardo. :)
Oggi siamo alle prese con un tema che suscita sempre tante reazioni diverse, ma accomuna tutti allo stesso modo: la morte.
Il titolo vi dovrebbe lasciare immaginare di che natura sono i personaggi di questo romanzo.
I morti viventi o meglio conosciuti come Zombie.
Ora già vi immagino pensare a cadaveri in putrefazione che un bel giorno escono dalle tombe con le braccia protese in avanti e che dicono una sola parola: "Cervellooooooo".
Beh, non è esattamente così.
Piccolo cenno alla trama:
In una giornata di caldo torrido a Stoccolma, si verificano strani fenomeni: l'elettricità è molto più intensa a tal punto che non si riescono a spegnere gli elettrodomestici e le persone sono tutte colpite da emicranie lancinanti.
Durante la notte, negli obitori i cadaveri iniziano a svegliarsi. Perchè?
Dilaga il panico. Gli ospedali sono i primi a dover gestire questo strano risveglio.
La gente inizia a chiedersi se i propri cari sepolti si stanno risvegliando anche nei cimiteri.
Non è così semplice come sembra. A parte il finale che può anche essere prevedibile, quello che conta è tutto il percorso al suo interno. Il modo che hanno i parenti di affrontare questa surreale situazione.
Non mancano gli aspetti macabri, come per esempio la notte in cui alla porta di un'anziana signora si presenta il suo defunto marito che entra in casa come se nulla fosse e va nella sua "ex" camera da letto e si mette allo scrittoio a "lavorare" come di routine.
O come quel disperato giornalista che aveva perso il nipotino e va a disotterrarlo nel cimitero e tenta in tutti i modi di "guarirlo" da quello stato.
Molti si comportano come se alla morte ci fosse una cura, con la speranza di poter riabilitare i loro cari e farli rientrare in una società civile.
Di contro altri non ammettono una cosa simile e tentano di "elminare" il "problema".
Ho ritrovato un po' quello che è il mio concetto di morte.
Nella mia città spesso un funerale o una veglia diventa qualcosa di pubblico, fin troppo pubblico.
Mentre la morte è un momento intimo e privato, di silenzio, di contemplazione, di accompagnamento spirituale dei propri cari, verso quella che, per chi è credente, è una nuova vita.
Anche chi non è credente avrà il suo giusto rappresentante, con le proprie teorie.
Ho adorato il piccolo Magnus, un bimbo che perde la sua mamma proprio la notte del risveglio dei defunti. La sua mamma sarà uno dei casi più "evoluti" tra i morti viventi perchè sarà capace di esprimersi. Il bimbo che sperava nella guarigione della mamma, quando la incontra dice: "Questa non è la mia mamma" con una maturità, un rigore, una forza e una lucidità che solo un adulto può avere.
Questo libro è il mix giusto di elementi Horror con l'H maiuscola e momenti dolci e commuoventi.
Ho ritrovato Lindqvist di "lasciami entrare".
Questo è il 2' libro che leggo e trovo il suo modo di scrivere appagante, profondo, unico.
Consigliato? Certamente!
Scheda libro:
"L'estate dei morti viventi" di Lindqvist John
17,50 euro
pagine: 380 Broussura
editore: Marsilio
Vi consiglio si leggere anche questo articolo del "Terre di confine magazine"!!!
Articolo
Alla prossima!!! 6 opinioni |
Ciao vicina anobiana. Visto che vedo che hai letto sia "Lasciami entrare" che "L'estate dei morti viventi" ti consiglio di leggertia anche "Il porto degli spiriti". A mio parere ogni libro e migliore del precedente.