Recensione di: "Il giardino d'estate" Paullina Simons
Author: Unknown Etichette:: RecensioniCiao a tutti amici!!!
Ho appena finito di leggere il terzo e ultimo capitolo di questa magnifica trilogia senza tempo.
Il cavaliere d'inverno
Dovevo scrivervi subito, sia per colmare un po' la mancanza di una recensione negli ultimi tempi, sia perché si è aperta un'enorme voragine nel petto che devo provare a riempire parlandovi di questo immenso romanzo.
Non riesco proprio a chiudere la porta che mi ha permesso l'accesso a questo mondo... ad una vita intera con loro.. Tatiana e Alexander.
Ho provato a rallentare quanto più possibile la fine di tutto questo ma prima o poi dovevo mettere un punto.
Il problema adesso e andare accapo...
Questa è stata una delle rare e perfette storie che ti ricordano "Perché leggiamo".
Una di quelle storie che si insinuano e pretendono un posto nel cuore, per sempre.
La vita di Alexander e Tatiana è incredibile per forza, profondità, durezza, veridicità, sentimento e speranza...
Mi lascerà sicuramente la speranza di poter credere nel vero amore proprio come loro. Mi lascerà la speranza di poter immaginare e realizzare un futuro partendo da niente come loro hanno fatto.
Non basteranno tutte le parole del mondo per farvi capire la forza di questo romanzo. Ho davvero, fisicamente, una morsa allo stomaco sia per la malinconia che già si sta impadronendo di me, sia per l'angoscia di non poter più fare un salto nella vita di Tatiana e Alexander.
Troppo surreale per un libro?
E' proprio questa la bellezza della lettura.
Trama:
(spoiler libri precedenti) abbiamo lasciato Tatiana e Alexander di ritorno dal campo di detenzione dove Tatia ha trovato il suo Shura, salvandolo. Ora sono pronti a ritornare in America e ricominciare la loro vita, la loro quotidianità sottratta dalla guerra. Ma essa sarà difficile da costruire... non c'è la guerra... ma c'è il suo fantasma che, se possibile, è capace di spaventare e distruggere anche di più.
Alexander adesso deve trovare il suo posto nel mondo, capire cos'altro ha da offrire e come poter mantenere la sua famiglia, con un lavoro vero. C'è Tatiana che deve capire come sostenere suo marito, come gestire la sua vita convincendosi di non essere più una crocerossina sul campo di battaglia.
E tanti altri, nuovi, fantasmi faranno parte della loro vita. Come gestirli? Come combatterli, quando non servono più Kalašnikov e mine anti uomo?
La mia opinione:
Ci sarebbe molto da raccontare. Posso solo dire che è un romanzo senza tempo, perché la sua storia avrà sempre la sua forza anche se passeranno tanti anni e nasceranno nuove storie. E' adatto a qualsiasi tipo di lettore. E' prettamente sentimentale ma c'è lo sfondo della guerra, molto dettagliato e il suo contesto storico è descritto minuziosamente.
E' tremendamente reale, come se Tatiana e Alexander fossero nostri parenti.
E' una storia che per quanto triste e cruenta, per certi versi, ci fa sospirare e sperare di poter vivere anche solo una piccola parte di questo immenso amore.
Un amore a prima vista, che si rafforza a causa delle precarietà e carenze della guerra, che divampa con la separazione dei due personaggi e matura con le vicissitudini della vita.
Ci sono cose nella vita dei nostri due amanti che vorrebbero assolutamente dimenticare ma alle quali, nel medesimo tempo, possono rivolgersi con un pizzico di gratitudine perché esse hanno contribuito alla loro unione.
Concludendo questa storia posso affermare di sentirmi arricchita. Spronata a combattere con le unghie e con i denti per mantenere sempre in vetta le persone che amo, i miei valori e le cose che ritengo preziose. Sono assolutamente convinta che sia la determinazione a fare la metà dell'opera e che bisogna avere assolutamente cura di chi amiamo alimentando sempre i sentimenti, perché senza di essi, l'uomo non è niente.
Il destino si divertirà sempre con noi, per mezzo dei suoi intrecci ma noi dobbiamo ascoltare noi stessi e non lasciarci mai soffocare.
Buone letture amici!
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