Recensione: "d.flies" di Diletta Fabiani
Author: Unknown Etichette:: Recensioni Titolo: d.fliesAutrice: Diletta Fabiani
Pagine: 178 broussura
Prezzo: 11,00 (online su lulu.com)
Ciao ciao amiciiiiiiii!
Oggi, benchè infreddolita e con le dita che si muovono appena, vi scrivo una recensione di una scrittrice esordiente, che non ama parlare in pubblico ma che con le parole scritte ci sa fare!
Infatti io sono molto entusiasta di questo libro, mi ha dato parecchie emozioni e mi ha costretta a cedere molte lacrime :)
Non è un genere facilmente classificabile e "narrativa" è un'etichetta abbastanza generica.
Ha un tocco di misticismo senza essere troppo fantasioso, ha un processo psicologico di superamento di un lutto senza essere troppo scientifico, ha un tocco ( un po' più di un tocco in realtà) di musica come vera e propria passione che diventa un lavoro.
Infatti il protagonista è un gruppo di rockstar!
Trama:
i d.flies sono un gruppo rock emergente di giovani ragazzi con tanta passione e voglia di rivoluzionare la propria vita.
Diventano ricchi e famosi e i loro album sono sempre in cima alle classifiche... ma una maledetta sera, June, il cantante del gruppo, muore schiantandosi sull'asfalto con la sua moto, ubriaco.
June non solo pone fine alla sua vita ma anche a quella dei suoi amici che, ognuno a modo loro, vive il proprio lutto in maniera del tutto diversa. Airon pare essere l'unico che non vuole rassegnarsi e vive una vita dissoluta fino a quando incontra Taira, un ragazzo che vuole farsi strada nel mondo della musica. Ma Taira ha qualcosa di inquietante, nell'aspetto e nei modi è simile a June e pare che nel suo repertorio ci sia una canzone che solo Airon e June conoscevano. Cosa sta succedendo?
La parte che più mi ha commossa è certamente il confronto dei componenti del gruppo che si erano allontanati e si ritrovano a mettere a confronto il proprio dolore. Ognuno di loro aveva reagito in un certo modo all'evento. Quando si soffre si tende a credere che il proprio dolore sia più acuto, più profondo degli altri perché magari siamo quel genere di persone che dimostra i propri sentimenti con la rabbia e le azioni avventate. Di contro, chi reagisce con il silenzio, trascinandosi ma vivendo comunque la propria vita, è oggetto di critiche feroci e viene considerata una persona glaciale, insensibile, egoista...
Queste sono le accuse che si palleggiano un po' i componenti del gruppo. Di fondo c'è che ognuno di loro aveva colpevolizzato dapprima se stesso e poi gli altri.
C'è tutto un processo di elaborazione del lutto che è stato gestito dall'autrice con sensibilità e assoluta concretezza, come se avesse sperimentato in prima persona eventi del genere.
Per quanto riguarda il "tocco mistico", tutto il mistero che ruota intorno alla figura di Taira così simile a June, l'ho trovato ben escogitato, mai banale, mai esasperato. Era necessaria quella sfumatura perché infondo tutto è possibile. Possono esistere esperienze extra corporee che magari non comprendiamo ma sono tasselli facenti parte di un disegno al di sopra di noi. E' un semplice accenno, di cui neanche i protagonisti sanno tracciarne chiaramente i tratti, ma che diventa quasi essenziale.
Inoltre ci sono i flashback dei ricordi di Airon su June che si aprono del nel mezzo della narrazione presente come quelle nubi che si dissolvono nei film, avete presente? Beh, io l'ho trovato un escamotage davvero pensato bene e funzionale.
Infine ci sono i testi delle canzoni della band, in inglese, spesso profondi e piacevoli.
Ecco amici, io ho detto la mia che spero vogliate verificare.
A me è piaciuto molto.
L'ho trovato originale nella trama soprattutto paragonandolo al genere in voga in questo periodo.
Voto 8.
A presto!
Buone lettureeeeeeeeeeeee
un abbraccio 0 opinioni |