Recensione " Blue" & "Green" di Kerstin Gier
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Ciao a tutti amici!!!
Oggi affrontiamo insieme gli ultimi due volumi dalla trilogia della cara Kerstin Gier.
Ve li recensisco insieme perché si sa, quando una serie di libri viene letta tutta d’un fiato, come ho fatto io, poi si perdono i cosiddetti “paletti”: Dove finisce uno e dove inizia l’altro.
Inoltre c’è l’ingannevole sensazione di poter parlare di tutto senza limiti ma le trilogie in realtà sono ancora più limitanti perché si rischia di anticipare troppe cose.
Per cui cercherò di essere avara di dettagli perché non voglio rovinarvi nulla.
Anzitutto vorrei porre la vostra attenzione su quello che è sicuramente il personaggio cardine di tutta questa storia.
Il conte di St. Germain.
Cosa che, ahimè beata ignoranza, non sapevo, è che questa figura è storica. O meglio è realmente esistita e intorno a lui aleggia davvero un alone di mistero.
Facendo una piccola ricerchina sul web ho trovato delle notizie che voglio riassumervi di seguito accanto alla sua foto J
In realtà si suppone che il suo sia un nome fittizio. Si mormora che si occupasse di Alchimia e che avesse scoperto il segreto della pietra filosofale, per cui non invecchiava mai e sapeva trasformare il piombo in oro. La contessa di Virgy afferma di averlo conosciuto nel 1700 ma di averlo rincontrato circa 48 anni dopo immutato: non era invecchiato di una virgola. Ma tanti altri sono i sospetti. C’è chi dice che in realtà dietro a questo nome si nascondessero sette spie sparse per diverse corti. E c’è chi dice che avesse fondato una setta.
Una cosa è certa: è un personaggio davvero interessante.
Nella trilogia della Gier, il conte è altrettanto misterioso e a tratti subdolo. Sin dal principio Gwen, la protagonista e viaggiatrice nel tempo, nutre scarsa fiducia in lui e nei suoi intenti. Il conte infatti ha incaricato lei e Gideon di recuperare il sangue di tutti e dodici i viaggiatori da inserire nel cronografo, la macchina del tempo che permette ai viaggiatori di definire meglio le loro mete. A cosa serve il sangue dei dodici viaggiatori? Le profezie dicono che accadrà qualcosa di portentoso che andrà a beneficio dell’intera popolazione mondiale. Ma può il conte avere dei piani così altruistici?
La faccenda è ben più complicata e tutto diventa davvero affascinante. Partendo dalla parte più vanitosa: gli abiti cuciti con maestria dalla sarta Madame Rossini adatti ad ogni tipo di epoca che i viaggiatori visiteranno: semplicemente trasognanti! Proseguendo con le varie epoche e i balli a corte. Finendo con il fascino di ogni singolo personaggio e della carinissima storia tra i protagonisti.
Kerstin Gier ha ben capito che a far battere i cuoricini dei lettori è sicuramente il tipico “tira e molla” amoroso. Il “nulla per scontato”. Un personaggio maschile, si sa, per piacerci deve assolutamente essere (perdonate la licenza poetica) un po’ stronzetto. La ragazza invece dev’essere sicuramente caparbia e deve un po’ agire di testa sua non sottomettendosi come un agnellino alle ferree regole dei viaggiatori. Ed è proprio quello che fanno Gwen e Gideon.
Simpaticissimo e spesso esasperante il gargoyle che compare nel secondo volume (Blue) Xemerius che solo Gwen vede, grazie al suo dono di comunicare con le persone morte.
Sono sicuramente entusiasta della trilogia, dello stile curato e raffinato, della storia scorrevole e intrigante, dei particolari sofisticati e ben tratteggiati. Devo però dire che il finale (quindi Green) ha un po’ peccato. Forse troppo frettoloso e prevedibile. Poco entusiasmante per la verità. Ma per il gusto che tutta la trilogia mi ha dato, è facilmente perdonabile.
Adatto sicuramente ad un pubblico Young, non dispiace certamente alle anzianotte come me J
Vi auguro una piacevole serata e buone lettureeeeeeeeee
4
opinioni |
sono molto incuriosito dai viaggi nel tempo, quasi quasi ci faccio un pensierino!!