Il porto degli spiriti di John Ajvide Lindqvist- Recensione
Author: Unknown Etichette::
euro 19,00
493 pagine
brossura
2010
Marsilio
Ciao a tuttiiiiiii
Notte fonda ma il momento che preferisco per scrivere recensioni. Questa è una lettura della ormai passata estate e di uno degli autori che preferisco.
Trama:
Una mattina fredda d’inverno, Anders si reca con sua moglie Cecilia e sua figlia Maya presso il faro di Gavasten per una gita. Improvvisamente sua figlia corre verso qualcosa che solo lei riesce a distinguere nell'infinita distesa ghiacciata e da quel momento calerà il sipario sulla vita dei due coniugi: Maya scompare senza lasciare tracce. Anni dopo Andersen tornerà a Domaro dove tutto è iniziato e avvertirà strane presenze, messaggi... e assisterà ad eventi inspiegabili continuando a sperare di poter ritrovare la sua figlioletta….
Devo essere sincera.
Dei libri di questo autore che ho letto sinora (Lasciami entrare e L’estate dei morti viventi”) questo è quello che mi è piaciuto meno.
Ma attenzione!
Il mio giudizio è comunque positivo.
Sicuramente sono tutti libri a carattere soprannaturale che costituisce sempre lo sfondo a qualcosa di più ampio e imperioso nei racconti di Lindqvist: la psiche, il comportamento dei personaggi e i loro tratti caratteriali che l'autore è sempre impeccabile nel tracciarli in maniera doviziosa.
Ma in questo libro, non so… ci ho visto meno “cuore”. Certamente la sparizione della bambina è un evento shoccante e emotivamente coinvolgente ma ho sentito un legame empatico maggiore con gli altri due libri.
Forse in questo libro si è molto focalizzato sul misteri e c’è una pennellata di fantasy più marcata…
Tuttavia, nello scenario fantasy, a mio avviso, ci sono elementi inesplorati che Lindqvist ha saputo rendere innovativi, quale per esempio il "potere" che uno dei protagonisti ha e cerca di gestire in maniera confacente alla quotidianità. (Lo scoprirete leggendo...)
Tuttavia, nello scenario fantasy, a mio avviso, ci sono elementi inesplorati che Lindqvist ha saputo rendere innovativi, quale per esempio il "potere" che uno dei protagonisti ha e cerca di gestire in maniera confacente alla quotidianità. (Lo scoprirete leggendo...)
Il suo linguaggio e il suo stile sono sempre coinvolgenti e interessanti. Mi è piaciuta l'idea dei diversi zoom sulla vita dei principali abitanti dell'isola, in modo da conoscerli meglio soprattutto nel passato e il filo conduttore che li unisce.
Lo consiglio perché, nonostante il mio rapporto iniziale sia stato abbastanza conflittuale, verso la metà del libro sono finalmente entrata nella storia riuscendo anche a leggere freneticamente (come al mio solito) e sentendo anche un po’ di strizza perché ci sono degli eventi veramente inquietanti.
Provare per credere!!!
Buone lettureeeeeee