"Lo strano caso dell'apprendista libraia" di Meyler Deborah- recensione
Author: Unknown Etichette::
360 pagine
€ 14.90
editore Garzanti
Ciao a tuttiiiiiiiiiii!!!!
Qui al sud il tempo ci sta facendo impazzire, passiamo dagli acquazzoni al sole cocente in poche ore... e sicuramente la cosa più fastidiosa è non sapere mai come vestirsi!
Ma non divaghiamo.
Il libro di oggi è una recente uscita Garzanti che piacerà molto a chi ama non solo la lettura ma anche l'arte perché Esme, la protagonista, è molto ferrata sull'argomento.
Trama:
Esme è una ragazza inglese di 23 anni che va a vivere a New York per conseguire un dottorato in storia dell’arte. Spigliata e capace nel suo campo incontra ad una mostra Mitchell, insegnante, uomo 30enne che sente subito attrazione per lei. I due si frequentano ma Mitchell è un uomo ambiguo e volubile. Esme scoprirà di essere incinta e per sostenersi inizierà a lavorare nella libreria “La Civetta” perché Mitchell la lascia prima che lei possa comunicargli la notizia. Il lavoro in libreria per lei sarà un miraggio in quanto ha sempre adorato quel posto e il lavoro le serve.
Di questo libro ho apprezzato molto l’ironia della protagonista e la sua fortezza d’animo.
Contrariamente ho odiato profondamente Mitchell perché l’ho considerato sin da subito instabile, inaffidabile, furbo, egoista…
Diciamo che di Esme si apprezzano più i suoi pensieri che le sue azioni perché l’orgoglio di donna, davanti al comportamento di Mitchell, avrebbe scatenato in ciascuna di noi reazioni ben diverse dalla protagonista.
Sicuramente Esme a questo antepone il bene del bambino e, ahimè, l’amore per questo… signore.
“…mi ricopriva di attenzioni apparentemente leggere come la pioggia irlandese, ma evidentemente capaci di inzupparmi fino al midollo.”
Esme è profondamente romantica e fiduciosa ma forse il suo sentimento è incondizionato e cieco. Probabilmente ciò che vede in Mitchell è una semplice idealizzazione, perché puntualmente questo signore la smentirà con il suo modo di fare.
Giocheranno un ruolo fondamentale i colleghi di lavoro di Esme: George il proprietario, Luke, Mary, David che la sosterranno e le indicheranno la retta via.
Luke è un personaggio particolare, taciturno ma presente.
In lui forse vediamo la rappresentazione dell’uomo ideale e più adatto ad Esme, ma la sua figura sarà sempre pallida sullo sfondo dal punto di vista sentimentale e in relazione con la protagonista.
Nulla avviene come ci aspettiamo: cambi di idee, di situazioni, cose che vorremmo e magari non accadono…
Interessanti gli spunti sia letterali che artistici derivanti dagli studi e dalle propensioni di Esme.
Esme è una ragazza inglese di 23 anni che va a vivere a New York per conseguire un dottorato in storia dell’arte. Spigliata e capace nel suo campo incontra ad una mostra Mitchell, insegnante, uomo 30enne che sente subito attrazione per lei. I due si frequentano ma Mitchell è un uomo ambiguo e volubile. Esme scoprirà di essere incinta e per sostenersi inizierà a lavorare nella libreria “La Civetta” perché Mitchell la lascia prima che lei possa comunicargli la notizia. Il lavoro in libreria per lei sarà un miraggio in quanto ha sempre adorato quel posto e il lavoro le serve.
Di questo libro ho apprezzato molto l’ironia della protagonista e la sua fortezza d’animo.
Contrariamente ho odiato profondamente Mitchell perché l’ho considerato sin da subito instabile, inaffidabile, furbo, egoista…
Diciamo che di Esme si apprezzano più i suoi pensieri che le sue azioni perché l’orgoglio di donna, davanti al comportamento di Mitchell, avrebbe scatenato in ciascuna di noi reazioni ben diverse dalla protagonista.
Sicuramente Esme a questo antepone il bene del bambino e, ahimè, l’amore per questo… signore.
“…mi ricopriva di attenzioni apparentemente leggere come la pioggia irlandese, ma evidentemente capaci di inzupparmi fino al midollo.”
Esme è profondamente romantica e fiduciosa ma forse il suo sentimento è incondizionato e cieco. Probabilmente ciò che vede in Mitchell è una semplice idealizzazione, perché puntualmente questo signore la smentirà con il suo modo di fare.
Giocheranno un ruolo fondamentale i colleghi di lavoro di Esme: George il proprietario, Luke, Mary, David che la sosterranno e le indicheranno la retta via.
Luke è un personaggio particolare, taciturno ma presente.
In lui forse vediamo la rappresentazione dell’uomo ideale e più adatto ad Esme, ma la sua figura sarà sempre pallida sullo sfondo dal punto di vista sentimentale e in relazione con la protagonista.
Nulla avviene come ci aspettiamo: cambi di idee, di situazioni, cose che vorremmo e magari non accadono…
Interessanti gli spunti sia letterali che artistici derivanti dagli studi e dalle propensioni di Esme.
Lo consiglio per la capacità di questo libro di farsi leggere e immedesimare nelle varie situazioni. Non è una di quelle letture febbricitanti ma pacata, scorrevole, che lascia a noi lettori il tempo di riflettere sulle situazioni appena accadute e formulare il nostro punto di vista in merito.
A presto!
Buone lettureeeeeeeeeeeeeee
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