Questo libro, dalla trama, mi aveva subito intrigata. Avevo immaginato chissà quale mistero, avevo immaginato un argomento totalmente differente.

Inizialmente questo romanzo ti confonde: parla di Assistenti e Donatori (dal punto di vista di Kathy) e poi passa a narrare la vita dei tre bambini all'interno del college, in primis, e della vita dopo il college.

L'argomento non è un mistero ma non lo si comprende subito. Il tema è: clonazione.

Sì sono clonati e sono dei donatori "al servizio" del "ceppo" di cellule che ha dato loro la vita.

E' uno scenario incredibile e aberrante ma sicuramente interessante...

...sarebbe stato sicuramente interessante...

....se...

...non narrasse del NULLA.

Avevo scommesso molto su questo libro, forse lo avevo iper esaltato e lì mi sono illusa.

Parla della vita dei bimbi in modo scarno. Non va a fondo di nulla in particolare, neanche dell'intimo dei personaggi.

Non lascia al lettore la possibilità di addentrarsi in una storia coinvolgente.

E' come se l'intera narrazione fosse solamente abbozzata.

Lo stile dell'autore è ben curato ma... non so.. freddo.

L'unica parte interessante è forse il finale, quando i ragazzi riflettono sui disegni e le poesie che creavano al collegio e che venivano raccolti e conservati altrove. A dimostrazione, forse, che nonostante fossero esseri "artificiali" avessero un'anima.

Il tema, ripeto, poteva essere sviluppato molto meglio perché gli spunti sono interessanti.

Sono immensamente dispiaciuta di non poter dare un buon voto a questo libro.

Se qualcuno di voi lo ha letto e ne ha avuta una buona impressione, mi lasci il suo commento. Forse lo rileggerò un giorno, con una nuova consapevolezza.

Buona notte e buone lettureeeeeeeeeeeee