"La strada" Comac McCarthy
Author: Unknown Etichette:: RecensioniAlzò il viso verso il pallore del giorno. Ci sei? Sussurrò. Riuscirò a vederti prima o poi? Ce l'hai un collo per poterti strangolare? Ce l'hai un cuore? Sii stramaledetto per l'eternità, ce l'hai un'anima? Oh Dio, sussurrò. Oh Dio.
Ciao a tutti amici,
la frase introduttiva è un estratto di questo libro.
Parole dure, dirette, disperate... un padre che non ha più niente, deve proteggere suo figlio e aggrapparsi alla vita con le unghie.
Siamo in un tempo indefinito, in un mondo in cui tutto è sparito fuorchè gli uomini. Intorno solo rovine e cenere, non si sa quale catastrofe si sia abbattuta con tutta la sua furia distruttiva, non si sa come, ma quest'uomo e suo figlio vagano per il mondo, su una strada asfaltata diretti verso sud.
Devono stare all'erta, ponderare ogni azione e reazione, star lontani dai pochi uomini che incrociano il loro cammino perchè in questa non-vita, non c'è spazio alla generosità, alla collaborazione, all'aiuto reciproco.
L'unico scopo che queste due persone pare perseguano è quello di cercare cibo, ripararsi il più possibile e andare a sud.
Il rapporto padre- figlio è straordinario e antitetico, da una parte un uomo stanco, carico di responsabilità e totalmente disilluso, dall'altra un bambino che si rimette completamente nelle mani del padre e che nutre ancora quelle poche speranze e illusioni che solo un bambino può coltivare.
"[...] non poteva riaccendere nel cuore del bambino ciò che ormai era cenere nel suo"
Questo è ciò che pensa l'uomo che cerca di mascherare e allontanare il più possibile il bambino dal tetro spettacolo del mondo ma che non riesce a prospettargli delle buone soluzioni perchè lui per primo non le nutre più.
Questo libro mi ha fatto riflettere sui rapporti tra gli esseri umani spogliati di ogni avere. Quando le persone non hanno nulla, non sono legate a nessun oggetto materiale, solo allora puoi capirli a fondo, puoi studiare il loro carattere. Solo ponendoli in una situazione estrema, puoi discernere "i buoni dai cattivi", come spesso dice il bambino di questo libro, "Papà, noi siamo i buoni?"
Mi ha intenerita la cura di questo padre che quasi divinizza suo figlio, che si sente investito di questo compito: proteggere suo figlio. Un padre che AMA suo figlio così profondamente da essere capace di dimostrarlo anche fuori da questa situazione disperata. Perchè si ama davvero nella buona e nella cattiva sorte, dimostrandolo anche con semplici gesti:
"Questo è mio figlio, disse. Gli lavo via dai capelli le cervella di un uomo. E' questo il mio compito. Poi lo avvolse nella coperta e lo portò vicino al fuoco".
Buona lettura amici...
"La strada" Cormac McCarthy
2010, 218 p., brossura
Einaudi
costo: 12,00 euro 0 opinioni |